Ripartiamo!

 Dopo diversi anni di STOP ho rispolverato il mio vecchio profilo di Google e mi sono imbattuto in "ColtivaNatura" ..mi sono venute in mente le tante ore passate nel pubblicare articoli interessanti e innovativi che potessero piacere ai tanti appassionati come me di Natura e dei suoi aspetti positivi che la circondano, volevo un vostro parere e riuscire a ripartire affrontando magari insieme degli argomenti che potessero scuotere la società che ci circonda, avevo in mente qualcosa come :  Cambiamento climatico Impatto dell' inquinamento  Estinzione delle varie specie animali Deforestazione  Confrontiamoci insieme e proviamo a cercare delle soluzioni il più ecologiche possibili per tutelare il nostro sistema riprendere in mano la nostra vita.  Per un futuro migliore.
 IL NETTARE DEGLI DEI 





Storia

Il vino è arrivato ai giorni nostri come una delle bevande più presenti sulle tavole italiane e vanta una lunga storia iniziata  migliaia di anni fa. I vitigni antichi e le prime pratiche di vinificazione della storia risalgono alle popolazioni della Mosopotamia.  Il vino a consolidò il proprio ruolo nella società molto velocemente. Nell’antico Egitto alcune anfore contenenti vini naturali  fecero parte del corredo funebre del re Tutankamon. Su questi contenitori venivano indicate la zona di produzione e l’annata del prodotto.


La “venerazione”, il culto  per i vini antichi si diffuse in modo capillare e dal popolo egiziano venne tramandato poi agli Ebrei, agli Arabi e ai Greci. Fu proprio nell’antica Grecia che questo nettare da tavola assunse un ruolo “divino”, grazie a Dionisio, divinità che i greci dedicarono al vino.
Fu in questo periodo che la vite si espanse oltrepassando il Mar Mediterraneo per sbarcare in Sicilia e poi pian piano verso l’Europa, passando prima dai Sabini e poi dagli Etruschi che diedero un importante contributo alla diffusione del vino  ampliando la coltivazione vinicola tra la Campania e la pianura Padana. Successivamente furono i Romani a diffondere la viticoltura, celebrata da Bacco nella cerchia degli Dei.


Con la caduta dell’Impero Romano e l’arrivo del Cristianesimo il vino e la viticoltura assunsero un’accezione negativa nella società, dato che questa bevanda veniva considerata causa di piacere effimero e di ebbrezza. Questo fu un periodo buio e lo divenne ancor di più durante la diffusione dell’Islamismo e la messa al bando della viticoltura. Negli anni successivi, solo grazie agli ordini monastici, lo si potè utilizzare durante i riti religiosi.


Il Rinascimento tornò a dare la giusta importanza e gloria al vino con una forte diffusione dei produttori bottai, l’abbassamento del prezzo delle bottiglie e la diffusione dei tappi in sughero. Si giunse così all’età moderna e nel corso dell’800 il vino in Italia assunse ancora maggior importanza grazie anche ai nuovi criteri di classificazione e alle denominazioni cdi origine.


Il processo di affermazione del vino nella tradizione italica si consolidò nel diciannovesimo secolo con l’incremento delle produzione, l’aumento delle varietà e dei vini dall’eccellente qualità.


Oggi il vino è un prodotto che unisce la tradizione alla novità. Sono sempre di più i giovani che si avvicinano a questa bevanda, degistano e si interessano all’enologia. Consumato con moderazione è compagno di feste, ricorrenze e ogni lieto momento.



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