Ripartiamo!

 Dopo diversi anni di STOP ho rispolverato il mio vecchio profilo di Google e mi sono imbattuto in "ColtivaNatura" ..mi sono venute in mente le tante ore passate nel pubblicare articoli interessanti e innovativi che potessero piacere ai tanti appassionati come me di Natura e dei suoi aspetti positivi che la circondano, volevo un vostro parere e riuscire a ripartire affrontando magari insieme degli argomenti che potessero scuotere la società che ci circonda, avevo in mente qualcosa come :  Cambiamento climatico Impatto dell' inquinamento  Estinzione delle varie specie animali Deforestazione  Confrontiamoci insieme e proviamo a cercare delle soluzioni il più ecologiche possibili per tutelare il nostro sistema riprendere in mano la nostra vita.  Per un futuro migliore.
LE BACCHE DI GOJI






Il Goji è un arbusto sempreverde originario della Cina e del Tibet.


Questo arbusto, che cresce spontaneo anche in Mongolia, può arrivare a raggiungere i 3 metri di altezza. E’ possibile coltivarlo nel nostro paese sebbene non sia sempre facile o assicurata la riuscita. Come abbiamo sottolineato, le bacche di Goji hanno ultimamente acquisito una certa notorietà perché si sostiene che il loro consumo, fresco o in integratori, sia in grado di procurare all’organismo un certo numero di benefici. Esse sono di un colore rosso acceso, molto simili in struttura ad una ciliegia allungata e più piccola e caratterizzate da un dolce sapore.



 I principali benefici al corpo:



  • Contengono molti antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi
  • Favoriscono il metabolismo risultando quindi un buon aiuto nelle diete dimagranti
  • Proteggono la pelle
  • Aiutano nella tonificazione e forniscono ottima energia da spendere per l’organismo
  • Proteggono la vista
  • Aiutano il sistema immunitario a rafforzarsi e prevengono danni o lesioni al DNA
  • Contengono zinco e quindi aiutano la produzione di testosterone, il quale migliora la libido.




La Storia delle bacche di Goji





Il suo nome è una “scoperta” recente: esso è stato inventato dai ricercatori dell’istituto botanico tibetano Tanaduk Research Institute, i quali lo hanno coniato nel 1973 per trovare poi una commercializzazione a queste bacche. La pianta era infatti conosciuta da secoli nella medicina tradizionale e come tale è stata utilizzata per curare le persone e proteggerle dai malanni. Il suo ampio spettro di benefici le ha consentito di essere utilizzata per molti disturbi e patologie, facendo crescere la sua patria in fama e convincendo le persone della fattibilità di una eventuale “partenza” verso l’Occidente.

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